25/01/2017
Le fotografie delle ragazze Yazide nel campo profughi di Khanke
In occasione del Premio Senigallia/Io Fotoreporter, il Musinf, Museo comunale d'arte moderna e della fotografia di Senigallia segnala all'attenzione dei fotografi italiani l'interessante iniziativa espositiva in corso a Roma, curata dal Ministero della Difesa in collaborazione con MAXXI/Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Fotografie di Manal Barakat, Zina Hassan, Klood Khedada, Samia Jendo, Bushra Qasim, Khawla Shamo
Corner D - ingresso libero
Opening: mercoledi' 25 gennaio 2017 - domenica 29 gennaio 2017

Una mostra fotografica nata da un progetto dell'UNICEF finanziato dal Governo italiano, volto a dotare un selezionato gruppo di giovani, vittime di guerra e sopravvissute ad atti di violenza di genere, di uno strumento espressivo e di un approccio al mondo del lavoro, attraverso un laboratorio di tecniche fotografiche.

Un passo verso la rinascita sul dolore, la guerra e la condizione di sfollate

Nel mese di agosto del 2014 oltre 400000 componenti della comunita' yazida hanno dovuto abbandonare le loro case mentre Daesh conquistava, devastandole, ampie estensioni di territorio iracheno. Molti di loro sono stati fatti prigionieri e giustiziati, migliaia di donne e bambini sono stati ridotti in schiavitu'. Chi e' riuscito a fuggire si e' rifugiato sulle montagne di Sinjar, per poi raggiungere i campi profughi della regione del Kurdistan iracheno.
Il campo profughi di Khanke - il luogo dove sono ospitate le ragazze autrici delle fotografie e da cui provengono gli scatti - ospita quasi tremila famiglie, fuggite dalla provincia irachena di Ninive. Nonostante il trauma e gli orrori a cui ha assistito, la comunita' yazida ha dimostrato caparbieta' e una grande capacita' di reagire, di cui la mostra fotografica e' un toccante esempio.

Iniziativa a cura del Ministero della Difesa in collaborazione con MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.


Eventi