08/02/2019
Al palazzetto Baviera la mostra "BLACK-OUT - The Darkside of Istanbul" con gli scatti del fotografo turco Coşkun Aşar
Intense ed entusiasmanti giornate di lavoro al Musinf, dove Lorenzo Cicconi Massi ha selezionato e preparato le fotografie per la sua prossima mostra a Catania mentre negli spazi didattici e laboratoriali di Visionaria Coşkun Aşar, sta preparando la sua mostra, che aprirà al palazzetto Baviera sabato prossimo alle 17,30.
È in questa atmosfera laboratoriale che prende corpo lo svolgimento del serrato e qualificatissimo programma internazionale di Senigallia città della fotografia, fortemente voluto dal sindaco Mangialardi.
Dopo la storica mostra di Alexander Rodchenko al palazzetto Baviera si apre la mostra "BLACK-OUT - The Darkside of Istanbul" con cui conquistano la scena gli scatti del fotografo turco Coşkun Aşar. Lui è protagonista della nuova Street Photography internazionale ed è stato allievo di Ara Güler, uno dei maestri indiscussi della fotografia del Mediterraneo. È stato inoltre tra i 20 fotografi invitati ad esporre alla mostra per il 50o anniversario della LEICA. Il suo libro intitolato "BLACKOUT" sta avendo notevole successo. La mostra, realizzata dal Comune di Senigallia con il sostegno della Regione Marche e della Cassa di Risparmio di Jesi, riconferma Senigallia come Città della Fotografia fa parte della serie di eventi che dalla storia della fotografia alla contemporaneità si a svolgeranno a Senigallia durante l'anno. Le immagini di "BLACK-OUT - The Darkside of Istanbul" saranno visibili nelle sale del cinquecentesco Palazzetto Baviera fino al 31 marzo 2019.
La serie fotografica raccoglie oltre settanta scatti dedicati ai sobborghi di Istanbul, un reportage fotografico che racconta vite al limite, concentrandosi sul cambiamento sociale e fisico della città e sui suoi processi di trasformazione.
Coşkun Aşar ha studiato a Istanbul alla Facoltà di Comunicazione della Marmara University ed è stato anche docente di Comunicazione presso l'università del Galatasaray, dal 2003 al 2006., ha partecipato al seminario World Press Photo tenutosi in Turchia Il suo interesse per la fotografia è iniziato nel 1995 mentre studiava cinema. Ha esplorato il medium e lo story telling fotografico, prediligendo la riflessione su storie di emarginazione, povertà e problemi legati al gender, storie che ha incontrato direttamente nel suo quartiere. Ha lavorato per riviste locali e internazionali, giornali e agenzie. Dopo la mostra tutte le fotografie resteranno nella raccolta storica del Musinf, che comprende opere di Mario Giacomelli, Piergiorgio Branzi, Ara Güler, Matiz e tanti altri grandi maestri.

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