Venerdi' 18 aprile alla Rocca Roveresca la mostra di Elio Marchegiani
Un "pezzo" di mia vecchia storia... e poca attualita'

Appuntamento artistico di grande rilievo a Senigallia con la mostra di un maestro riconosciuto dell'arte del secondo Novecento. Nella brochure che accompagna la mostra possiamo leggere un testo dello stesso artista che racchiude il suo fare dal 1970. ancora una volta l'attenzione di questo grande artista e' rivolta a quanto accade fuori dal suo studio in una costante ricerca. La convinzione di Marchegiani e' che il suo sia un "fare per far pensare".
Ecco alla Rocca roveresca l'apertura di un evento artistico che propone lo spazio come unica sinopia nel rinnovamento della pittura del Novecento.
"Senigallia", spiega l'assessore alla cultura, Stefano Schiavoni "mette in cartellone un altro autentico evento di approfondimento sugli itinerari della pittura del secondo Novecento e sceglie la Rocca Roveresca come sede espositiva". Capire il perche' della scelta della sede e' semplice, visto che i dati delle affluenze indicano la Rocca Roveresca come la sede di mostre che nelle Marche e' riuscita a registrare, anche nel settore dell'arte contemporanea, i maggiori afflussi di visitatori. Venerdi' 18 aprile, alle ore 18.30, saranno il sindaco Maurizio Mangialardi e l'assessore alla cultura, Stefano Schiavoni, ad aprire la mostra alla Rocca Roveresca del maestro Elio Marchegiani che sara' presente all'inaugurazione.
Marchegiani e' uno dei piu' importanti autori concettuali a livello internazionale. Nel 1969 all'Accademia di Belle Arti di Urbino occupa la cattedra di Tecnologia dei materiali e Ricerche di laboratorio, transitando dieci anni dopo a quella di Pittura. Dal 1983 al 1988 sara' direttore della stessa Accademia. Dal 2005 al 2007 e' Art Director della Scuola Pubblica di Restauro e Tutela degli Oggetti d'Arte e Cultura Contemporanea, da lui fondata con finanziamento europeo, nel Comune di Morro d'Alba, che nel 2011 gli conferisce la cittadinanza onoraria. La mostra rientra nella serie con cui il Musinf, avvalendosi della collaborazione di Antonio D'Agostino, sta conducendo una rilevazione dedicata, con notevole seguito di pubblico, all'opera dei vari protagonisti della pittura analitica che erano stati presentati, al Palazzo del Duca, nella mostra introduttiva intitolata "Struttura-Pittura" con catalogo di notevole interesse.
"Credo che il fil rouge per una corretta lettura dell'attuale mostra, monograficamente dedicata ad Elio Marchegiani" ha sottolineato il prof. Bugatti, direttore del Musinf, "stia nella possibilita' di presa coscienza su come la testimonianza di questo artista sia stata intellettualmente orientata sin dai primi esercizi informali, verso una attenzione tra arte e scienza, avendo poi, nel concreto Balla e Duchamp come bussole nella ricerca operativa".
Marchegiani e' nato a Siracusa nel 1929, ma destino di un nome, ha frequentato la Regione Marche, senza mai lasciarla, dal 1969, quando e' stato chiamato "per fama" all'Accademia di Belle Arti di Urbino, aveva vinto il premio A.I.C.A. (Associazione Internazionale Critici d'Arte) alla VI Biennale di San Marino nella sezione "Nuove Tecniche-Nuovi materiali". Ha lasciato l'Accademia di Urbino nel 1988 per ritornare poi nel 2005 a Morro d'Alba con la scuola pubblica di Restauro. Ora, nel 2014, lo ritroviamo alla Rocca Roveresca di Senigallia in una rassegna che vuole essere un omaggio ad una rigorosa e creativa vita da artista.
18 aprile 2014
 
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