8/08/2014
Serata in omaggio al fotografo Ferruccio Ferroni
Dopo il successo dell'incontro con Maria Mulas, prosegue il programma estivo di incontri sulla fotografia con un'altra iniziativa di grande interesse. Sabato 9 agosto, alle ore 21.30, a Piazza Roma, il Comune di Senigallia e il Musinf dedicano una serata in omaggio al grande fotografo senigalliese Ferruccio Ferroni, nato a Mercatello sul Metauro (PU) nel 1920, e scomparso a Senigallia il 5 di settembre del 2007.
Nell'occasione verra' presentato il libro "Nel silenzio / Ferroni a colori", prodotto nel 2014 dal Fotoclub di Potenza Picena (Mc) ed edito da Omnia Comunicazione. A salutare i relatori della serata, che saranno Diego Mormorio, (filosofo e storico della fotografia e Marcello Sparaventi , presidente dell'associazione Centrale Fotografia di Fano, saranno il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, l'assessore alla cultura, Stefano Schiavoni ed il direttore del Museo comunale, prof. Carlo Emanuele Bugatti. Diego Mormorio, storico e saggista, si occupa in particolar modo dei rapporti tra la fotografia e la cultura filosofica e letteraria.
Tra i suoi libri: Un'altra lontananza (Sellerio, 1997), Paesaggi italiani del ‘900 (Motta, 1996), Vestiti (Laterza, 1999), La regina nuda (Il Saggiatore, 2006), Meditazione e fotografia (Contrasto, 2010), Catturare il tempo (Postcart, 2011).
Con la casa editrice Postcart ha appena pubblicato Scrittori e fotografia. Un magnifico inizio 1840- 1870, che costituisce il primo dei dieci volumi di un'opera dedicata al rapporto tra la fotografia e la letteratura, frutto di oltre 25 anni di ricerche.
Nel libro "Silenzio / Ferroni a colori", curato da Marcello Sparaventi troviamo una selezione molto ampia di una produzione di circa 3000 diapositive medio formato, che Ferroni ha realizzato dal 1955 al 2000. Si tratta di un libro, che ci regala un'esperienza fatta di cromatismi delicati e di toni impalpabili, che in un certo senso anticipano di alcuni decenni le vedute della cosiddetta Scuola di paesaggio e di Luigi Ghirri. Nel libro si documenta come, Ferroni, nel caso allontanandosi dalla tradizione fotografica marchigiana, Utilizzi una fotocamera Hasselblad 6x6, caricata con pellicole per diapositive a colori. Ferroni utilizza l'italiana Ferrania per poi sostituirla con l'americana Kodak nel 1960, che sara' la fedele compagna con cui immortalera' i numerosi viaggi di piacere con la famiglia, sia in Italia che all'estero, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta.
Oltre alle fotografie, magistralmente eseguite, che s'inseriscono nel filone "turistico" (in cui e' spesso protagonista la figlia Annalisa), sono particolarmente rilevanti i ritratti e i dettagli della materia, soggetti che ritroviamo anche nelle stampe in bianco e nero degli anni Cinquanta, e che, insieme alla visione ricorrente di Senigallia, sono il "marchio di fabbrica" di Ferroni.


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