15/03/2017
Mostra di Mario Giacomelli al Festival fotografico europeo
Nuovo e importante omaggio alla fotografia di Mario Giacomelli. Annunciando l'atteso workshop di Angelo Turetta al Musinf (mercoledi' 15 marzo ore 17) sulla fotografia di scena, il prof. Bugatti, direttore dell'istituzione museale senigalliese, ha comunicato che nell'ambito del Festival Fotografico Europeo si aprira' una mostra dedicata al maestro Mario Giacomelli, Curata da Enrica Vigano'.
L'esposizione sara' inaugurata il 18 marzo al Palazzo Leone da Perego (MAGA), in occasione della sesta edizione del Festival Fotografico Europeo, ideato dall'Afi-Archivio Fotografico Italiano. L'esposizione presenta alcune serie tra le piu' importanti di immagini realizzate dal fotografo marchigiano Mario Giacomelli (1925-2000) negli anni Sessanta. L'itinerario comprende 101 opere selezionate nel 1984 da Giacomelli disposte lungo il percorso che si sviluppa nel rispetto dei nuclei tematici pensati per dare una visione complessiva della sua produzione artistica: Mia moglie (1955), La mia modella (1955), Mia madre (1956), Io non ho mani che mi accarezzino il volto (1961-1963), Lourdes (1957), La buona terra (1964-1965), Scanno (1957-1959), Verra' la morte e avra' i tuoi occhi (1955-1956 / 1981-1983), Caroline Branson da Spoon River (1971-1973), Gabbiani (1981-1984).

La sesta edizione del Festival Fotografico Europeo 2017, ideato e curato dall'Afi-Archivio Fotografico Italiano, posto sotto l'alto patrocinio del "Parlamento Europeo" offre percorsi visivi animati da grandi autori e giovani emergenti, spaziando dal reportage all'indagine del territorio, dalle esplorazioni piu' artistiche alle sperimentazioni piu' audaci. Sentieri per lo sguardo, sollecitato dalla realta' e la sua sublime trasfigurazione, dal reportage siriano animato dal lento risveglio alla vita nell'obiettivo di Giorgio Bianchi, ai corpi d'argilla ritratti insieme alla materia ancestrale da Alain Rivière- Lecoeur, dai chiaroscuri del neorealismo siciliano di Giuseppe Leone e della Tokyo circulation di Shinya Arimoto, ai volti albini di Justine Tjallinks e le partiture di volo di Yoshinori Mizutani. Un lungo viaggio che tocca gli anni della Dolce Vita con gli scatti di noti fotografi italiani e il Mediterraneo con l'odissea di Luca Catalano Gonzaga, l'utopia di Carlo Bevilacqua e la Parigi di Maurizio Galimberti, le fotografie d'arte di Mario Cresci e i Close-Up di Ralph Gibson, insieme ai paesaggi di segni e significati da scoprire di Mario Giacomelli.


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